Pochi lavorano, molti a rischio povertà: la Giornata di 3,2 milioni di disabili
02-12-2014 14:55 - Archivio
Il 3 dicembre si celebra la ricorrenza internazionale voluta dall´Onu. Sono circa 190 mila le persone con disabilità che vivono in istituto; 220 mila gli alunni disabili, 680 mila quelli iscritti al collocamento. Oltre il 21% delle "famiglie con disabilità" in Italia a rischio povertà
01 dicembre 2014
ROMA - Il 3 dicembre si celebra la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Tante le iniziative in Italia per celebrare l´evento. Nell´occasione, il Governo organizza a Roma una manifestazione celebrativa (ore 9.30, Sala verde di Palazzo Chigi"), con la presenza del premier Renzi e di tre ministeri. Il titolo: "La sfida per l´inclusione: il futuro delle persone con disabilità". E in attesa di capire il "futuro", ecco uno spaccato sul mondo della disabilità in Italia.
I dati generali. Secondo i dati Istat (Indagine sulle condizioni di salute, elaborazione dati 2013 Redattore sociale/Superabile), sono circa 3,2 milioni le persone con disabilità, sopra i 6 anni di età, in Italia: dallo scorso anno, la parola "disabilità" è stata sostituita, nei documenti Istat, da "limitazione funzionale".
Le "limitazioni" di tipo motorio riguardano 1,5 milioni di persone, quelle della comunicazione (difficoltà nel vedere, sentire o parlare) circa 900 mila. Ci sono poi 1,4 milioni di persone che hanno una "maggiore riduzione dell´autonomia", cioè vivono a letto o si spostano su una sedia a ruote. Va poi notato che 1,8 milioni di persone cumulano più tipi di limitazioni funzionali.
Chi sono. Si tratta soprattutto di donne anziane, nelle isole e al Sud. Nel 2013, dei 3,2 milioni di persone con limitazioni funzionali, due milioni e 500 mila sono anziani. Più alta la quota tra le donne, 7,1% contro il 3,8% tra gli uomini. Grande disomogeneità a livello territoriale: la disabilità è più diffusa nell´Italia insulare (5,7%) e al sud (5,2%).
Disabili in istituto. Secondo dati Istat che risalgono però al 2010, sono circa 190 mila le persone con disabilità che vivono in istituto. Si tratta in gran parte (83%) di anziani non autosufficienti, mentre il 6% sono adulti con una disabilità psichica e un altro 6% adulti con una disabilità plurima. Le donne anziane non autosufficienti sono il 64% delle persone che vivono in istituto.
Disabili e scuola. Nell´anno scolastico 2013/2014 gli alunni con disabilità certificata iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado erano complessivamente 222 mila. Circa la metà (110 mila) gli insegnanti di sostegno. Dal confronto con i dati relativi agli anni immediatamente precedenti, si rileva un significativo aumento degli alunni con disabilità: erano 215.590 nell´anno scolastico 2011-2012, ovvero oltre il 3% in meno rispetto allo scorso anno.
Disabilità e lavoro. Secondo i dati del 2012 e 2013, sono quasi 680 mila gli iscritti al collocamento, 18 mila gli avviamenti nell´ultimo anno; fra pubblico e privato ci sono 41 mila posti riservati ancora scoperti. Fra le persone con disabilità sono tanti gli iscritti alle liste di collocamento, pochi gli avviamenti al lavoro legati alla legge 68/99, e quelli che ci sono si basano sempre più su forme contrattuali poco stabili. Nel 2013, ogni quattro nuovi disabili che si iscrivono alla lista del collocamento obbligatorio (e che vanno ad aggiungersi ai tanti che già ci sono da tempo), ce n´è solo uno che trova effettivamente un lavoro (in percentuale viene avviato in un anno il 26,9% dei nuovi iscritti).
Disabili e povertà. Oltre il 21% delle "famiglie con disabilità" in Italia è a rischio povertà, contro il 18% circa delle famiglie senza componenti disabili: lo dicono i dati, elaborati per Redattore sociale dall´Istat, rilevati nella "Indagine sulle condizioni di vita" (Eusilc) relativi al periodo 2004-2011. Dati che evidenziano come la disabilità in famiglia pesi particolarmente al Nord, dove la "forbice" tra famiglie con disabilità e famiglie senza disabilità è particolarmente larga: il rischio povertà riguarda infatti il 14% delle prime, contro meno del 10% delle seconde.
01 dicembre 2014
ROMA - Il 3 dicembre si celebra la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Tante le iniziative in Italia per celebrare l´evento. Nell´occasione, il Governo organizza a Roma una manifestazione celebrativa (ore 9.30, Sala verde di Palazzo Chigi"), con la presenza del premier Renzi e di tre ministeri. Il titolo: "La sfida per l´inclusione: il futuro delle persone con disabilità". E in attesa di capire il "futuro", ecco uno spaccato sul mondo della disabilità in Italia.
I dati generali. Secondo i dati Istat (Indagine sulle condizioni di salute, elaborazione dati 2013 Redattore sociale/Superabile), sono circa 3,2 milioni le persone con disabilità, sopra i 6 anni di età, in Italia: dallo scorso anno, la parola "disabilità" è stata sostituita, nei documenti Istat, da "limitazione funzionale".
Le "limitazioni" di tipo motorio riguardano 1,5 milioni di persone, quelle della comunicazione (difficoltà nel vedere, sentire o parlare) circa 900 mila. Ci sono poi 1,4 milioni di persone che hanno una "maggiore riduzione dell´autonomia", cioè vivono a letto o si spostano su una sedia a ruote. Va poi notato che 1,8 milioni di persone cumulano più tipi di limitazioni funzionali.
Chi sono. Si tratta soprattutto di donne anziane, nelle isole e al Sud. Nel 2013, dei 3,2 milioni di persone con limitazioni funzionali, due milioni e 500 mila sono anziani. Più alta la quota tra le donne, 7,1% contro il 3,8% tra gli uomini. Grande disomogeneità a livello territoriale: la disabilità è più diffusa nell´Italia insulare (5,7%) e al sud (5,2%).
Disabili in istituto. Secondo dati Istat che risalgono però al 2010, sono circa 190 mila le persone con disabilità che vivono in istituto. Si tratta in gran parte (83%) di anziani non autosufficienti, mentre il 6% sono adulti con una disabilità psichica e un altro 6% adulti con una disabilità plurima. Le donne anziane non autosufficienti sono il 64% delle persone che vivono in istituto.
Disabili e scuola. Nell´anno scolastico 2013/2014 gli alunni con disabilità certificata iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado erano complessivamente 222 mila. Circa la metà (110 mila) gli insegnanti di sostegno. Dal confronto con i dati relativi agli anni immediatamente precedenti, si rileva un significativo aumento degli alunni con disabilità: erano 215.590 nell´anno scolastico 2011-2012, ovvero oltre il 3% in meno rispetto allo scorso anno.
Disabilità e lavoro. Secondo i dati del 2012 e 2013, sono quasi 680 mila gli iscritti al collocamento, 18 mila gli avviamenti nell´ultimo anno; fra pubblico e privato ci sono 41 mila posti riservati ancora scoperti. Fra le persone con disabilità sono tanti gli iscritti alle liste di collocamento, pochi gli avviamenti al lavoro legati alla legge 68/99, e quelli che ci sono si basano sempre più su forme contrattuali poco stabili. Nel 2013, ogni quattro nuovi disabili che si iscrivono alla lista del collocamento obbligatorio (e che vanno ad aggiungersi ai tanti che già ci sono da tempo), ce n´è solo uno che trova effettivamente un lavoro (in percentuale viene avviato in un anno il 26,9% dei nuovi iscritti).
Disabili e povertà. Oltre il 21% delle "famiglie con disabilità" in Italia è a rischio povertà, contro il 18% circa delle famiglie senza componenti disabili: lo dicono i dati, elaborati per Redattore sociale dall´Istat, rilevati nella "Indagine sulle condizioni di vita" (Eusilc) relativi al periodo 2004-2011. Dati che evidenziano come la disabilità in famiglia pesi particolarmente al Nord, dove la "forbice" tra famiglie con disabilità e famiglie senza disabilità è particolarmente larga: il rischio povertà riguarda infatti il 14% delle prime, contro meno del 10% delle seconde.