L’Unione Europea dimostri la propria leadership sui diritti umani in questi tempi pericolosi!
12-04-2025 14:50 - News

«Le conclusioni degli esperti dell’ONU seguono in gran parte ciò che anche noi avevamo chiesto all’Unione Europea. Ci auguriamo dunque che essa dimostri ora la propria leadership sui diritti umani in questi tempi pericolosi, agendo in base a quelle raccomandazioni»: così il presidente del Forum Europeo sulla Disabilità Vardakastanis commenta le “Osservazioni Conclusive” del Comitato ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, rispetto all’applicazione della Convenzione ONU nell’Unione Europea. *
Una realizzazione grafica accosta il palazzo delle Nazioni Unite a quello dell’Unione Europea.
Già nei giorni scorsi (se ne legga a questo link) l’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità aveva espresso una serie di valutazioni, in corrispondenza dell’esame sull’attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, da parte dell’Unione Europea, a cura del Comitato ONU preposto a tale compito.
Ora dunque che lo stesso Comitato ONU ha reso pubbliche le proprie Osservazioni Conclusive, l’EDF, in attesa di un esame accurato di esse, che consenta di produrre un proprio rapporto, esprime già alcuni commenti. «Le conclusioni degli esperti dell’ONU – dichiara ad esempio il presidente del Forum Yannis Vardakastanis – seguono in gran parte ciò che avevamo chiesto noi stessi di fare all’Unione Europea. Ci auguriamo dunque che essa dimostri ora la propria leadership sui diritti umani in questi tempi pericolosi, agendo in base a quelle raccomandazioni».
In sintesi, e in generale, il Comitato ONU ha chiesto all’Unione Europea di «condurre una revisione globale della propria legislazione, necessaria per garantire la compatibilità con la Convenzione ONU»” sui diritti delle persone con disabilità.
Più nel dettaglio, partendo dal precedente rapporto di dieci anni fa sull’Unione Europea, gli esperti delle Nazioni Unite hanno riconosciuto una serie di progressi, rilevando però «la necessità di ulteriori iniziative per garantire pari accesso e opportunità alle persone con disabilità, in particolare tramite una migliore allocazione dei Fondi Europei, una Strategia sui Diritti delle Persone con Disabilità aggiornata e un più stretto coinvolgimento delle organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità».
Tra le altre raccomandazioni, poi, il Comitato ONU ha chiesto con forza «di generare il sostegno politico necessario ad approvare la Direttiva sulla Parità di Trattamento, di non procedere con la Proposta di regolamento sulla tutela degli adulti, di estendere la portata della Carta Europea della Disabilità, in modo tale da garantire la libertà di movimento, nonché di adottare un Piano d’Azione sulla Disabilità per le iniziative esterne dell’Unione».
Non da ultima, la richiesta che «le Istituzioni dell’Unione diano l’esempio, in termini di accessibilità e pari opportunità, anche come Pubblica Amministrazione, ovvero come datore di lavoro».
«Riconosciamo a nostra volta i progressi significativi compiuti negli ultimi dieci anni – sottolineano dall’EDF -, e in particolare rispetto alla legislazione sull’accessibilità, oltreché nell’adozione di “iniziative-faro”, quali le Direttive sulla Carta Europea della Disabilità e sul Contrassegno Europeo di Parcheggio. E tuttavia ci aspettiamo ora che l’Unione Europea e le Istituzioni di essa attuino le raccomandazioni contenute nel rapporto del Comitato ONU, attraverso una Strategia aggiornata e un “ambizioso” bilancio post-2027». (Stefano Borgato)
Per ulteriori informazioni: André Felix (responsabile della Comunicazione dell’EDF), andre.felix@edf-feph.org (cui scrivere in inglese).
* Il presente testo è già stato pubblicato su «Superando.it», il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie, già Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso, con lievi adattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.
Una realizzazione grafica accosta il palazzo delle Nazioni Unite a quello dell’Unione Europea.
Già nei giorni scorsi (se ne legga a questo link) l’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità aveva espresso una serie di valutazioni, in corrispondenza dell’esame sull’attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, da parte dell’Unione Europea, a cura del Comitato ONU preposto a tale compito.
Ora dunque che lo stesso Comitato ONU ha reso pubbliche le proprie Osservazioni Conclusive, l’EDF, in attesa di un esame accurato di esse, che consenta di produrre un proprio rapporto, esprime già alcuni commenti. «Le conclusioni degli esperti dell’ONU – dichiara ad esempio il presidente del Forum Yannis Vardakastanis – seguono in gran parte ciò che avevamo chiesto noi stessi di fare all’Unione Europea. Ci auguriamo dunque che essa dimostri ora la propria leadership sui diritti umani in questi tempi pericolosi, agendo in base a quelle raccomandazioni».
In sintesi, e in generale, il Comitato ONU ha chiesto all’Unione Europea di «condurre una revisione globale della propria legislazione, necessaria per garantire la compatibilità con la Convenzione ONU»” sui diritti delle persone con disabilità.
Più nel dettaglio, partendo dal precedente rapporto di dieci anni fa sull’Unione Europea, gli esperti delle Nazioni Unite hanno riconosciuto una serie di progressi, rilevando però «la necessità di ulteriori iniziative per garantire pari accesso e opportunità alle persone con disabilità, in particolare tramite una migliore allocazione dei Fondi Europei, una Strategia sui Diritti delle Persone con Disabilità aggiornata e un più stretto coinvolgimento delle organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità».
Tra le altre raccomandazioni, poi, il Comitato ONU ha chiesto con forza «di generare il sostegno politico necessario ad approvare la Direttiva sulla Parità di Trattamento, di non procedere con la Proposta di regolamento sulla tutela degli adulti, di estendere la portata della Carta Europea della Disabilità, in modo tale da garantire la libertà di movimento, nonché di adottare un Piano d’Azione sulla Disabilità per le iniziative esterne dell’Unione».
Non da ultima, la richiesta che «le Istituzioni dell’Unione diano l’esempio, in termini di accessibilità e pari opportunità, anche come Pubblica Amministrazione, ovvero come datore di lavoro».
«Riconosciamo a nostra volta i progressi significativi compiuti negli ultimi dieci anni – sottolineano dall’EDF -, e in particolare rispetto alla legislazione sull’accessibilità, oltreché nell’adozione di “iniziative-faro”, quali le Direttive sulla Carta Europea della Disabilità e sul Contrassegno Europeo di Parcheggio. E tuttavia ci aspettiamo ora che l’Unione Europea e le Istituzioni di essa attuino le raccomandazioni contenute nel rapporto del Comitato ONU, attraverso una Strategia aggiornata e un “ambizioso” bilancio post-2027». (Stefano Borgato)
Per ulteriori informazioni: André Felix (responsabile della Comunicazione dell’EDF), andre.felix@edf-feph.org (cui scrivere in inglese).
* Il presente testo è già stato pubblicato su «Superando.it», il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie, già Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso, con lievi adattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.