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DOPO DI NOI, ALLA CAMERA FINALMENTE AVVIATA LA DISCUSSIONE SULLA LEGGE

30-06-2014 11:06 - Archivio
E´ iniziata l´11 giugno la discussione in Commissione Affari sociali della Camera delle tre leggi proposte in materia di "Dopo di noi", per garantire un sostegno alle persone con disabilità anche quando i loro congiunti non ci saranno più

Il disagio delle famiglie all´interno delle quali ci sia una persona con disabilità è un disagio che chi vive queste condizioni conosce molto bene. Alle difficoltà e agli sforzi quotidiani, già di per sé consistenti, va aggiunta la prospettiva, angosciante, dei genitori e dei familiari verso quello che è comunemente detto "dopo di noi", ovvero il destino di queste persone disabili quando i loro congiunti non ci saranno più o non saranno più in grado di prendersi cura di lui.

E´ ripetitivo forse ricordare ancora una volta quanto la famiglia sia perno indiscusso delle politiche di welfare in caso di disabilità in famiglia, ma serve per toccare con mano la ormai non più prorogabile necessità di mettere dei paletti legislativi al fine di supportare questo impegno così gravoso. Volendo anche voltare la testa di fronte a terribili fatti delittuosi che talvolta la cronaca restituisce, con casi di drammi famigliari dalle estreme conseguenze causati da un carico assistenziale non più sopportabile, non si possono ignorare le statistiche che prevedono un aumento delle persone con disabilitànei prossimi quindici anni, arrivando a sfiorare i 5 milioni.

Su questo fronte, quindi, non può che rallegrare l´inizio delle discussioni in Commissione Affari sociali della Camera delle tre leggi proposte in materia di ´Dopo di noi" ("Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare"). Si tratta dei testi presentati, rispettivamente, da Grassi (n.698), Argentin (1352), Miotto (2205).
Scritte con l´obiettivo di giungere a testo definitivo che sia garanzia di un futuro sicuro a queste persone, assicurando loro che ci sarà chi se ne prenderà cura quando i loro famigliari non potranno più farlo, queste leggi sono ora all´analisi della Camera, in discussione dall´11 giugno scorso.

Così la deputata Pd Ileana Argentin, tra le firmatarie di uno dei tre testi, che in merito aggiunge: "Speriamo che l´iter non sia lungo e che si trovino realmente i soldi perchè questa legge non diventi solo carta straccia". "Nel nostro Paese- sottolinea Argentin- ci sono le migliori norme sull´handicap di tutta l´Europa, ma purtroppo non sono applicate per mancanza di risorse. L´estremo bisogno del ´dopo´, ultimamente ha portato a degli atti estremi come l´uccisione da parte di alcuni genitori dei loro figli. Bisogna quindi sbrigarsi non si può diventare complici di un sistema di governo in cui gli ultimi vengono dimenticati". Conferma il suo impegno la deputata: "Io da oggi, come da sempre, continuerò la battaglia e lo farò soprattutto per quei disabili che hanno ritardo mentale o cognitivo e che non possono, quindi, in nessun modo essere autosufficienti rispetto a se stessi e alla collettività".

Soddisfazione per l´avvio in commissione Affari Sociali della Camera dell´iter del provvedimento "Dopo di Noi" è stata espressa anche dalla Associazione "Il Trust in Italia" . Ricordiamo che il Trust disabili è una delle forme di tutela legale all´interno delle iniziative per il "dopo di noi", che prevede la destinazione di alcuni beni da parte di una persona a vantaggio di uno o più soggetti disabili.
Così i rappresentanti dell´Associazione Trust in Italia: "(...) L´Associazione "Il Trust in Italia"(...) da tempo collabora non solo con i Parlamentari proponenti il testo, ma anche con le Onlus, come l´Anffas, (rappresentanti nazionali delle famiglie con persone con disabilità intellettiva e relazionale) che guardano con interesse allo strumento giuridico del Trust, inserito nel DDL, come soluzione seria e sicura a cui affidare la gestione delle risorse per il "dopo2 quando i figli disabili resteranno soli. Proprio per questo dalle stesse Associazioni, che difendono i diritti dei disabili, è partita più volte la richiesta, rivolta al Parlamento e al Governo, perché l´attivazione di un Trust con queste finalità meritevoli possa essere defiscalizzato. E non pesare, perciò, sul bilancio delle famiglie costrette a dover affrontare questo problema".

Fonte: Disabili.com
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