Politiche per la disabilità: la Regione Toscana cambi passo
22-02-2016 16:00 - News
«Vogliamo dalla Regione impegni cogenti e tempi certi. È ora di dare sostanza a princìpi come l’autonomia e l’integrazione delle persone con disabilità »: con questo messaggio, hanno chiesto un incontro urgente all’Assessore al Welfare della Regione Toscana, i Presidenti delle Federazioni FISH e FAND regionali, del CASM (Coordinamento Toscano delle Associazioni per la della Salute Mentale) e di DIPOI (Coordinamento Toscano delle Associazioni e Fondazioni per il Durante e Dopo di Noi)
Mappa della Toscana«In questo momento c’è un grande fermento nel nostro mondo. La Legge sul “Dopo di Noi” ha ottenuto il via libera alla Camera, è stata approvata quella sull’autismo [Legge 134/15, N.dR.] e abbiamo le nuove Linee Guida della Regione sulla disabilità, in contemporanea con una profonda riorganizzazione dei servizi. Per la prima volta, inoltre, abbiamo un unico Assessore per le Politiche Sociali e Sanitarie. Quello che manca sono da una parte le risorse e dall’altra una coerente declinazione sui territori delle politiche per disabilità e salute mentale. Abbiamo aspettato tanto, e ora vogliamo vedere il salto di qualità».
Lo si legge in una nota diffusa congiuntamente dai Presidenti di FISH Toscana (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), FAND Toscana (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Persone con Disabilità), CASM (Coordinamento Toscano delle Associazioni per la della Salute Mentale) e DIPOI (Coordinamento Toscano delle Associazioni e Fondazioni per il Durante e Dopo di Noi), rispettivamente Donata Pagetti Vivanti – componente anche della Giunta Nazionale FISH – Antonio Quatraro, Gemma Del Carlo e Patrizia Frilli, che hanno scritto in tal senso all’assessore regionale al Welfare Stefania Saccardi, per chiedere un incontro urgente e cominciare a discutere di come declinare in modo concreto gli indirizzi regionali sulle politiche per la disabilità e le persone con problemi psichiatrici. Una lettera, va detto, in cui le organizzazioni si dichiarano certamente pronte a collaborare e a condividere responsabilità con la Regione, ma non più disposte ad aspettare oltre.
«Alcune Associazioni – si legge poi nella nota dei quattro Presidenti, con riferimento alle manifestazioni di cui anche il nostro giornale ha riferito in questi mesi – hanno preferito battere la strada della protesta eclatante, puntando sulla spettacolarizzazione dei problemi. Noi rifiutiamo l’idea che si debba incatenarsi per ottenere il rispetto dei diritti, ma allo stesso tempo non siamo più disposti ad aspettare e tramite l’incontro chiesto all’assessore Saccardi, ci poniamo l’obiettivo di entrare nel merito delle tante questioni aperte, A partire da un monitoraggio dello stato dell’arte dell’applicazione degli indirizzi regionali, per continuare con le scelte sulle strutture residenziali e sui servizi per le persone disabili non in grado o solo in parte in grado di autodeterminarsi, con l’incremento delle risorse pubbliche da affiancare a quelle delle famiglie e con la semplificazione amministrativa e legislativa, per agevolare il protagonismo del Terzo Settore toscano».
«Il mondo che rappresentiamo – concludono Vivanti, Quatraro, Del Carlo e Frilli – è pronto ad assumersi anche nuove responsabilità, ma vogliamo dalla Regione impegni cogenti e tempi certi. È ora di dare sostanza a princìpi come autonomia e integrazione delle persone disabili. Non siamo disposti ad aspettare ancora». (S.B.)