Salute mentale, la Regione sostiene progetti di ´Abitare supportato´
18-12-2014 10:44 - Archivio
15 dicembre 2014 | 16:28
Scritto da Federico Taverniti
FIRENZE - Risorse regionali per oltre 230 mila euro a disposizione delle Asl toscane per la presentazione di progetti di sostegno abitativo rivolti a persone con problemi di salute mentale. Lo stabilisce la delibera "Le strutture residenziali psichiatriche e l´Abitare supportato-Linee di indirizzo", presentata dalla vicepresidente Stefania Saccardi e approvata recentemente dalla giunta. L´atto recepisce inoltre le indicazioni contenute nel documento "Le strutture residenziali psichiatriche" approvato a livello nazionale dalla Conferenza Unificata.
"Si tratta di un atto importante - ha spiegato la vicepresidente Saccardi - con il quale la Regione, oltre a recepire le indicazioni contenute nel documento, intende uniformare il sistema dell´offerta di residenzialità per gli utenti adulti dei Dipartimenti di Salute Mentale ai livelli essenziali di assistenza (LEA) e promuovere percorsi residenziali per favorire processi di recupero dell´autonomia e delle abilità personali. Le strutture residenziali non rappresentano soluzioni abitative definitive ed il buon esito del percorso riabilitativo è legato alla possibilità di individuare modalità e strumenti in grado di facilitare percorsi di autonomia. Le risorse messe a disposizione delle Asl - ha concluso Stefania Saccardi - servono a sviluppare progetti sul modello dell´ ´Abitare supportato´ che promuovano la creazione e la sperimentazione di percorsi di inclusione sociale abitativa, valorizzando anche il ruolo delle Associazioni di volontariato e delle famiglie".
Indicazioni in tal senso peraltro sono contenute nel Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale, dove si sottolinea l´importanza di proseguire nell´impegno alla qualificazione degli interventi terapeutico-riabilitativi e sociali delle strutture residenziali evitando ricoveri impropri e/o immotivatamente prolungati e di favorire lo sviluppo di opportunità abitative supportate in cui la persona possa sperimentare percorsi di autonomia.
Le Asl potranno presentare progettualità realizzate in collaborazione con enti locali, associazioni di utenti e familiari e singole famiglie. Lo scopo è diffondere i percorsi di sostegno abitativo, omogenizzarne le caratteristiche a livello territoriale e permettere un monitoraggio degli esiti.
Scritto da Federico Taverniti
FIRENZE - Risorse regionali per oltre 230 mila euro a disposizione delle Asl toscane per la presentazione di progetti di sostegno abitativo rivolti a persone con problemi di salute mentale. Lo stabilisce la delibera "Le strutture residenziali psichiatriche e l´Abitare supportato-Linee di indirizzo", presentata dalla vicepresidente Stefania Saccardi e approvata recentemente dalla giunta. L´atto recepisce inoltre le indicazioni contenute nel documento "Le strutture residenziali psichiatriche" approvato a livello nazionale dalla Conferenza Unificata.
"Si tratta di un atto importante - ha spiegato la vicepresidente Saccardi - con il quale la Regione, oltre a recepire le indicazioni contenute nel documento, intende uniformare il sistema dell´offerta di residenzialità per gli utenti adulti dei Dipartimenti di Salute Mentale ai livelli essenziali di assistenza (LEA) e promuovere percorsi residenziali per favorire processi di recupero dell´autonomia e delle abilità personali. Le strutture residenziali non rappresentano soluzioni abitative definitive ed il buon esito del percorso riabilitativo è legato alla possibilità di individuare modalità e strumenti in grado di facilitare percorsi di autonomia. Le risorse messe a disposizione delle Asl - ha concluso Stefania Saccardi - servono a sviluppare progetti sul modello dell´ ´Abitare supportato´ che promuovano la creazione e la sperimentazione di percorsi di inclusione sociale abitativa, valorizzando anche il ruolo delle Associazioni di volontariato e delle famiglie".
Indicazioni in tal senso peraltro sono contenute nel Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale, dove si sottolinea l´importanza di proseguire nell´impegno alla qualificazione degli interventi terapeutico-riabilitativi e sociali delle strutture residenziali evitando ricoveri impropri e/o immotivatamente prolungati e di favorire lo sviluppo di opportunità abitative supportate in cui la persona possa sperimentare percorsi di autonomia.
Le Asl potranno presentare progettualità realizzate in collaborazione con enti locali, associazioni di utenti e familiari e singole famiglie. Lo scopo è diffondere i percorsi di sostegno abitativo, omogenizzarne le caratteristiche a livello territoriale e permettere un monitoraggio degli esiti.